Sotto una luna d'autunno mi agito.
Rifuggo pietas e pianto
per subentrata mia aspirazione:
cerco il veleno della dannazione
fra cosce e soffitte oscure,
in perdita delle cognizioni
di clima buono ed aspettative.
Cerco il veleno di pace
ed odio sugli altari
di pelle madida nell'orrore.
Con la luna m'inebrio.
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