domenica 25 febbraio 2018

SONO HUTAMOK


Signore,io sono Hutamok,
quello che non ha paese.
Da molto attraverso il tempo
lungo sentieri non segnalati,
verso uno sputo ed una spinta.
Sono Hutamok.
Non muovo le labbra in implorazione.
Non intono canti di rabbia
accovacciato nelle mie tracce.
Inseguo l'intenzione di sognare
con dentro il cuore soltanto il nome.
Sono un silenzio che non ha destino.

martedì 20 febbraio 2018

SCENDI!

Io che non credo....inizio a credere che tu
non abbia capacità e divino sentore
 di quanto siano diventati fetidi i ricchi rifiuti
di coloro che "adorano" rifiutare
ai simili per essi non loro simili.
Ho certezza che tu sia "un dio?” impartecipe
all'umanità in dolore,ai vagiti ed alle orazioni. 
Io che non credo....credo che tu
debba scendere dal tuo scranno stellare:
SCENDI!

 
Il mio desiderio maggiore è questo: Io ho un credo mio, che non celebra immaginette e statue; tuttavia ho sempre fiducia che gli uomini e le donne di questa meravigliosa terra abbiano in loro il cuore,non solo quello che emette battiti di vita. Ho fiducia che la nostra capacità di ricordare sappia riportarci sulla via della solidarietà e della condivisione di gesti e parole d'amore.Ho fiducia che in questa Italia malata non si abbia al capezzale dottori pifferai che inducano ad ingoiare effimere medicine. Auguro a tutti di avere sempre tra i doni una immensa confezione di dignità!



venerdì 9 febbraio 2018

LE OCHE DI OBLUDAN


Oh,quante oche sono morte a Obludan!
Non importa,
diversi altri sono i problemi!
Lune si rincorrono sul dolore.
Mari si muovono verso i monti.
Occhi perdono lacrime di assenze.
Non importa,
altri ancora saranno i problemi!
Oh,se un bacio li svanisse!

domenica 4 febbraio 2018

DA UNA FINESTRA

  Li vorrei veder passare
  con le lacrime negli occhi,
  le mani trafitte dalla mia poesia
  vergata con rosso sangue.
  Ho da tempo uccisa l'illusione.
  Sono rannicchiato nell'ira.
  Quando ritornerà la neve
  farò catene di cristalli,
  per unire giorni migliori,
  per legare il pensiero al sole.
  Quando ritroverò la voce
  canterò le notti d'amore,
  nelle città mai visitate,
  per i nomi mai sussurrati.
  Vorrei veder cadere gl'indifferenti
  nei precipizi della notte.