Sedeva
una sposa, tra i primi fiori,
a
cercare con lo sguardo l'arcobaleno,
e
perdeva gli occhi
nella
corsa del fiume
che
a Dicembre rubò il suo amore.
Ed
era tiepida la sera,
ed
arrivava da lontano una musica.
Venne
l'estate.
Ebbra
di grida. Gravida di colori
negli
emisferi, e nei sogni circensi.
Nacquero
principesse
per
facili menzogne,
e
futuri venditori d'avventura.
Sedeva,
ad occhi chiusi, una sposa,
perdendo
le mani in un dolore,
gridando
senza voce
per
un amore
svanito
con Dicembre.
Ed
era di stelle la sera.
Ed
arrivava da lontano una musica.
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