Allattami lupa per il mio viaggio,
per i furti di luna nati da fame.
Rendimi il mondo al di sopra del fiato,
sui letti di muschio del primo vagito
tra le gole nevose e il disegno del sole.
Allatta il mio nome nel nulla,
nei crepuscoli dei miei desideri.
Svena i corridoi della mia rabbia
e taglia ali, ed incendia il pelo.
Ho intravisto Gemmata tra le canne.
La prenderò nel mio infinito,
nelle grida di madre della montagna.
Allattami lupa con il tuo sangue.
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