Leviamo
al cielo i visi.
Si
ode rombo di inattesi tuoni,
di
mondi aldilà del pensiero
che
porta a notti di lontananze.
Stanno
svanendo gli alberi del pane
nella
greve selva dei timori.
Dobbiamo
aspettarci il vento,
e
qualche segno d'inverno fuori tempo.
Avvertiremo,infinito,
un dolore,
e
dovremo ascoltare un silenzio.
Dunque,
ben vengano meteoriti
a
seppellire il cuore e il giardino.
A
farci per sempre dimenticati.
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