In
sera di luna calante
ho
ululato il dolore,
ho
rotto le certezza
graffiando
il velo
delle
frasi di tenerezza,
degli
occhi e del sogno.
Il
mattino pone le rese
sulla
terra inaridita,
e
sono erba e pietra,
e
lamento senza suono
in
crepuscolo di mondo.
La
mia pelle si lacera
con
melodia di vento,
si
dedica alle stelle
per inatteso solco
che
il tuo nome di confine
esercita
gelido.
Come
un coltello.
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