Sono il bipede.
Deambulo con occhi bruciati
da tramonti di rabbia.
D’albero in albero piscio
sulle sapienze delle dottrine radicali.
Levo un canto
a propiziare rese dei conti.
Mi sono mosso
nei secoli di sangue
vendendo sale per ferite.
Sono il bipede
senza sacre immaginette.
Cicatrizzo convinzioni
con mano lurida.
Di canapa regalo corde
per vergini da santificare.
Il segno della croce lo regalo
a lacrime future di ladroni.
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