Ho
visto l’autunno rubarmi le foglie
del mio letto del sogno.
Cadrai
in un tonfo di silenzio
sulla vagina della menzogna,
onorevole
senza onore
stampigliato sul sudore invisibile.
Ho
percorso il violento sentiero
dei teschi imbiancati
per
avere considerazione
d’un desiderio di uccidere.
Ho
visto un viandante abbarbicato
alla sua paura del tempo.
Cadrete
nel profondo
di lune pugnalate da ribellione.
Abbiamo
osservato partorire
molte madri di ferro,
e
coniato il furore,e inciso a sangue
l’universo e la fronte.