Tieniti pure il tuo paradiso
con le tue trombe ed osanna d'angeli.
Mi escludo dall'alto dei cieli
e viaggio col mio montone nero
verso un pube e la dannazione,
e lecco il succo dell'eternità,
e scarnisco la luce alle stelle.
Fai di conto senza l'anima che non ho,
del pigolìo non possiedo dote.
Mi muovo a balzelli verso un inferno
recando i miei rossi pensieri,
e bevo al fiume del mio sogno,
e travolgo le ombre della luna.
Mi esento dal tuo teatro dei pupi.
Nessun commento:
Posta un commento