giovedì 30 aprile 2015

CI CI COCO'

Ambarabà cì cì cocò
un bel culo posterò.
Lo dedico a questa nazione
perché goda un'emozione,
per far sì che siano in molti
ad aver sorrisi ai volti,
per chi spera in un futuro
che glielo conservi duro,
perché noto che il domani
è per puttanieri e nani.

lunedì 20 aprile 2015

CI SONO PERDITE

Tra la luna e il sole si può smarrire la strada.
Ed i giardini perdono i profumi,
e le donne stanno smarrendo il cuore.
Io subisco un'ombra capace di perdere il bacio.
In molti scriviamo qualche speranza
immaginando buoni giorni senza perdite.
Non sono sorti.Si odono rumori.
In terra cadono i fiori del ciliegio.
Sbattono le imposte di case in crollo.
Ci sono perdite.
Di messi ed umanità nei campi senza mani.
Di respiri facili ed amore in questo tempo.
Tra le labbra e gli occhi si perdono parole
e la preghiera prova a circondare i dolori
quando la storia trancia ogni sorriso.
Io subisco il cielo
e mi perdo nell'incertezza.
Perdiamo nell'acredine le ore.
Non vivono.Cresce un silenzio.
Dalla collina si elevano le croci.
Ci sono perdite di carezze.


venerdì 17 aprile 2015

GIUDA

Il mio era ed è per sempre amore.
Mi comprerò un acciarino d'oro
e darò fuoco al tuo salotto buono,
costringerò a pisciarsi sulle scarpe
tutti i lacchè di agorà ed altari.
Non è edera avvinta al desiderio
la mia visione del tempo a venire,
quando saprò cercare l'odio
per celebrarlo nell'aula d'offesa.
Il mio è giuramento litico.
Farò inventario di menzogne
per presentare il conto all'ignavo,
perchè la bava disegni ogni alba
dei ciarlatani sognanti la crociera.


domenica 5 aprile 2015

DRUMS SIOUX

Battete con rabbia i tamburi.
Coloreremo col sangue la neve.
Difendete i teepees  ed il sorriso.
Battete con forza i tamburi.
Nasconderemo nel fiume la luna.
Uccidete i wasichu ed il dolore.
Ricameremo di sangue l'alba.



sabato 4 aprile 2015

IN ORIZZONTE DEL MIO INVERNO

Vi prego. Considerate il tempo relativo
per attraversare la luce e l'oscurità
ed i confini pensieri posti sulle mie ore.
C'è abbandono.
A sfioramenti di mani d'acciaio e candide
proprio nel mentre sto passando
tra le spine e le tempeste
venute a vorticarmi gli occhi.
Sto passando.
Vi prego di non recitare salmi
nell'osservanza di leggi litiche
non scritte nel mio fermo cuore.
C'è amore.
In orizzonte del mio inverno.