Signore,io
sono Irish,
quello
che non ha la bicicletta.
Non
che me ne freghi,
ma
devo rimarcare che troppi
hanno
mezzi ultraveloci.
Troppi
cavalcano puledre
e
non si premurano di me,
che
attraverso il mondo
sotto
la volta non celeste,
lungo
sentieri non segnalati,
verso
uno sputo ed una spinta.
Signore,io
sono Irish.
Non
muovo le labbra in implorazioni.
Intono
canti di guerra
accovacciato
nelle mie tracce.
Carezzo
l'intenzione di celebrare
ogni
tua norma nel mio rifiuto.
Sono
quello che non ha la bicicletta.
Sono
nera saliva e maledizione.
Nessun commento:
Posta un commento