C'incamminammo verso il bosco
recando nelle vene il desiderio,
immaginando i gemiti, e la carne
per fame e storia,per oltraggiare il sole
e le dottrine,e consigli di pentimento.
E dopo potemmo cercare il sonno,
nella lussuria edificata,nell'urlo di fiera,
sotto il nostro cielo,sulle nostre foglie.
E dopo potemmo dimenticare il verbo
liberando il sogno da consuetudini,
da triti sermoni domenicali.
Fummo libera carne nella luna,
nel primigenio morso alla vita.
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