lunedì 17 settembre 2018

ALL'ABBAIARE DEI CANI


All’abbaiare dei cani nascondemmo Dio,
e rifornimmo la mente di fuoco e vento,
e ritrovammo il furore perso nel silenzio.
Al gracidare delle rane deflorammo le sante,
con il cuore lieto ed oceano di salive,
con il desiderio orientato all’inferno.
Siamo vaganti tra gli anatemi futuri.
Siamo le cellule danzanti con lucciole.
Siamo la porta del santuario in rovina.
All’abbaiare dei cani nascondemmo Dio,
e La Trinità, e Maria che filava la lana.
Ci brucia, per bruciarvi, la mente.
V’inchioderemo al buio il pensiero.

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