Io ho nella mano la tempesta
e in fondo al cuore la fredda lama.
Mi aprirò il petto.
Fenderò il tempo.
Con gli occhi umidi di veleno vi guarderò.
Con... no! Senza rammarico aprirò la mano
e voi sarete le polveri e la fine,
e intingerete zolle del vostro nero sangue.
Mi pentirò di nulla.
Mi sognerò nel sole.
Con il canto attraverserò la nuvola.
Nessuna preghiera.
Nessuna madre a tendermi le mani.
Ripulirò la lama.
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