C'incamminammo verso il bosco
recando nelle vene il desiderio.
Immaginando i gemiti
nell'oltraggiare il sole e le dottrine,
e consigli per pentimento.
E dopo? Potemmo cercare il sonno.
In lussuria edificata,nell'urlo di fiera
sotto il nostro cielo,sulle nostre foglie.
E dopo? Sapemmo dimenticare il verbo.
Liberando il il gesto da consuetudine,
dal trito sermone domenicale
Fummo libera carne nella luna,
nel primigenio morso alla vita.
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