sabato 30 giugno 2018

TAIGI TAMAYA


  Non fu l'inverno che chiuse i tuoi occhi.
  Oh quanto colorava il tempo il tuo sorriso,
  e nel mio abbraccio non temevi i lupi.
  Non fu il fulmine a fermarti il cuore.
  Ti ho guardata raccogliere i fiori,
  hai atteso nel canto il mio ritorno.
  Oh come è scesa improvvisa la notte,
  e sulle tue labbra muore il mio nome.
  Da lontano si è sentito il tuono
  e le miei mani sono carezza e sangue.
  Dall'orizzonte vennero l'odio e il dolore.

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