venerdì 27 novembre 2015

DAL SILENZIO DEL ROSSO INVERNO

Ritorneremo senza resurrezioni
dal silenzio del rosso inverno
che stese la coperta del dolore
dentro il tepee,sopra gli amori,
che prese la luce dell'aurora
per farne ombra della sera.
Staremo nel cerchio delle lune
e nei colori della primavera, 
con addosso i baci e l'emozione
danzando al suono dei tamburi,
indossando il sogno e le visioni.
Col volo dell'aquila nel cielo
si libra il ricordo dei guerrieri.

 

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martedì 24 novembre 2015

PORTAMI CON TE

Portami con te in una fiaba
perché possa ritrovare il sole
ed adagiarci sopra il cuore
che gl'inverni mi hanno preso
al tempo degli acri giorni.
Sono sulle orme di ore perdute
per nebbia di parole non dette.
Ho desiderio di melodie orientali
a svanire la sera dei silenzi,
accanto al centro del tuo nome.
Prendimi nel cavo della tua mano
perché ritrovi il tempo delle fate.

sabato 21 novembre 2015

SIAMO NELL'UNIVERSO


Siamo nell'universo in ricerca di occhi e mani,

di cuori che emettano battiti di tempo senza oscurità.

Lasciati disperdere polvere dell'illusione,

lasciati bruciare estate dei futuri sentimenti.

Lasciati avvelenare con il bacio della finzione.

Siamo tra le stelle senza speranza di cometa,

tutti alla ricerca di vie color acquamarina,

presi dal desiderio di rubare la fiamma al sole.

Dovremmo addormentarci su talami di gioia.

Dovremmo provare a dissodare il sogno.

Dovremmo abbandonarci al rito della carezza.
Siamo nell'universo in cerca di sassi e vetri.




venerdì 20 novembre 2015

OHITIKA WIN

Mary Crow Dog Sioux/Lakota Sicangu

Quando partorii mio figlio durante l'occupazione di Wounded Knee mi diedero un nome speciale: Ohitika Win, Donna coraggiosa, e mi legarono una piccola piuma d'aquila fra i capelli, intonando per me canti dei cuori impavidi. Sono una donna della Nazione Rossa, una donna Sioux. E non è una cosa facile. Ebbi il mio primo figlio durante uno scontro  a fuoco, mentre i proiettili entravano da una parte e uscivano dall'altra. Quando il mio bambino aveva soltanto un giorno di vita e i federali ci attaccarono sul serio, lo avvolsi in una coperta e cominciai a correre. Cademmo a terra un paio di volte. Facevo scudo a mio figlio con il mio corpo e pregavo: "Non importa se io muoio, ma ti suplico, fà che lui viva". Quando uscii da Wounded Knee non venni nemmeno medicata, mi sbatterono in carcere a Pine Ridge e mi portarono via il bambino. Non potevo allattarlo. Il seno si gonfiò e divenne duro come una pietra; il dolore era lancianante.Nel 1975 i federali mi misero la bocca dei loro M-16 sulla tempia, minacciando di farmi saltare la testa. E' duro essere una donna indiana. La mia migliore amica era Annie Mae Aquash, una donna giovane dal cuore forte con due belle bambine, originaria della tribù Micmac. Non è sempre saggio per una donna indiana dire le cose a voce troppo alta. Annie Mae venne trovata morta nella neve in fondo a un burrone nella riserva di Pine Ridge. La polizia disse che era morta per congelamento, ma aveva un proiettile calibro 38 in testa. L'FBI le amputò le mani e le spedì a Washington per l'dentificazione delle impronte digitali, mani che avevano aiutato mio figlio a venire al mondo. Anche mia cognata, Delphine, una brava donna che aveva fatto una vita durissima, venne ritrovata morta nella neve, le lacrime ghiacciate sul volto. Un ubriaco l'aveva picchiata, spezzandole un braccio e una gamba, e l'aveva lasciata nella tormenta.  Mia sorella Barbara andò all'ospedale statale di Rosebud per partorire, e quando uscì dall'anestesia scoprì di essre stata sterilizzata contro la sua volontà. Il bambino sopravisse soltanto due ore, e lei voleva così tanto avere dei figli. No non è una cosa facile essere una donna indiana..................................................................................tratto dal libro Donna Lakota

giovedì 19 novembre 2015

LO SCRIGNO DELLE FRASI

Camminerò verso la montagna
portando solamente il cuore,
per porlo sulla neve bianca
insieme al ricordo della vita.
Abbraccerò il gelo del dolore
perdendo lentamente il nome,
posandolo sui raggi della luna
insieme al silenzio degli addii.
Oltre ogni respiro ed ogni bacio
seppellirò lo scrigno delle frasi
che hanno fiorito il fiore della fiaba.


domenica 8 novembre 2015

COME GUARDARE IL CIELO

Nelle vie del mondo si muovono i destini
provando ad evitare i giorni irrisolti,
cercando nei pensieri profumo di fiore.
Nascono tempi incerti in cavità di cuori.
Stagioni di luce smarriscono il tempo.
Su nuvole orlanti di sogni il cielo
dovremmo ricamare versi d'amore.
Sulle pietre delle alte montagne
si possono incidere dolci memorie.
Noi non saremo svanenti nella notte
solo scoprendo come guardare il cielo.



lunedì 2 novembre 2015

ANDIAMO CON AMORE

Negli idioma si disseminano i confini.
Si calamitano i cuori infiggendo fiabe
e baci alle radure indifese.
Ogni scimmia può recarsi al sabba
sognando d'incontrare i fuochi.
Andiamo con amore,
si ristà al trono la tempesta.
Andate fiduciosi,la notte ha scintille.