mercoledì 24 giugno 2015

IN LABIRINTI ISONORIZZATI




Persi dentro la gola dei giullari
stanno a lacrimare gli ottimisti.
Hanno sperato ricche messi
dal campo seminato a vento,
dall'orto dei Getsemani
fiorente di urticanti sogni.
Si elevano le mute grida,
si cercano preghiere confacenti
in cerca d'una qualche redenzione.
Il tempo ha detto l'estrazione
della decisa giusta lotteria.
Coloro che ingrassano le ossa
saranno resi effimera genìa,
granelli in perpetuo moto
in labirinti isonorizzati.

lunedì 22 giugno 2015

MENTRE S'INABISSA L'AMORE

Per i vostri visi e per i vostri nomi
verrà un'astronave nera
a donarvi la mia bestemmia
in una esplosione di anemoni,
mentre s'inabissa l'amore
dentro azzurri occhi di vetro,
quando vi parrà di sognare
fra le coscie di una madonna,
e cadrà per l'eternità la sera
nella bocca e trite preghiere,
su artifizi santificati
tra le mani ed il cielo.
Per i vostri nomi ci saranno incendi.
Ci saranno in volo avvoltoi.

mercoledì 17 giugno 2015

BEN VENGANO LE METEORITI

Leviamo al cielo i visi
ed ascoltiamo la melodia
degl'inattesi tuoni, e dei mondi
che stanno aldilà del pensiero,
che sono in notti di lontananze.
Svaniscono gli alberi del pane
in una selva di timori,
e dobbiamo aspettarci il vento,
e qualche segno d'inverno fuori tempo.
Avvertiremo allora il dolore.
Dovremo  ascoltare i silenzi.
Allora ben vengano le meteoriti
a seppellire il giardino.
A dimenticarci.

lunedì 15 giugno 2015

IL BIPEDE ( è tempo di ripubblicarla!)


Sono il bipede.
Deambulo con occhi bruciati
da tramonti di rabbia.
D’albero in albero piscio
sulle sapienze delle dottrine radicali.
Levo un canto
a propiziare rese dei conti.
Mi sono mosso
nei secoli di sangue
vendendo sale per ferite.
Sono il bipede
senza sacre immaginette.
Cicatrizzo convinzioni
con mano lurida.
Di canapa regalo corde
per vergini da santificare.
Il segno della croce lo regalo
a lacrime future di ladroni.

domenica 14 giugno 2015

AMORE CHE NON TI CONOSCO




Amore che non ti conosco,
disperditi nel bosco delle mie vene
ché io possa cercarti nei chiarori lunari
per condurmi ai tuoi occhi,
per vestirmi del tuo alito,
per immortalare il tuo nome,
per le mie albe e i miei tramonti.
Amore che sei nel desiderio,
incatenati alle mie rosse parole
ché io attraversi con te ogni tempo
verso i luoghi di tutti i sogni,
verso la poesia del nostro inverno,
verso i versi che non avrò scritto,
verso le tua mano nella mia mano.

lunedì 1 giugno 2015

COME UN COLTELLO




 


In sera di luna calante
ho ululato il dolore,
ho rotto le certezza
graffiando il velo
delle frasi di tenerezza,
degli occhi e del sogno.
Il mattino pone le rese
sulla terra inaridita,
e sono erba e pietra,
e lamento senza suono
in crepuscolo di mondo.
La mia pelle si lacera
con melodia di vento,
si dedica alle stelle
per inatteso solco
che il tuo nome di confine
esercita gelido.
Come un coltello.