LUCE DALLE COLLINE

Luce dalle colline.

Ed il sonno senza memoria.

E crollo di templi e convinzioni.

Al buio d'eterni amori,

città di gelo.

Oggi è un buon giorno per morire.

Luce dalle colline.

UN TITOLO ( PER OGNI MALFATTORE D'ITALIA )

Inps, Mastrapasqua verso l'addio
Processate il generale Cretella
De Girolamo, l'ora delle dimissioni
Brunetta, fatto l'Italicum, si va al voto
Ghedini sceglie la "nemica" Bongiorno
Berlusconi usa ancora il cerone
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 Un italiano su sei vive con meno di 640 euro netti al mese. Aumenta al concentrazione della ricchezza: il 10% della famiglie possiede il 46,6% del patrimonio. Una famiglia su due ha un reddito complessivo annuo inferiore ai 25mila euro
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RUSCELLI DI EMOZIONI

Quando il tuono
porterà pioggia agli occhi,
essa non diventerà lacrime.
Scenderanno dalle gote
ruscelli di emozioni
per il mare.
Un'ombra e farfalle
diventeranno incisioni,
quando sanguinerà il cuore.
Scorreranno nella carne
ruscelli di emozioni
per la vita.

MIA SORELLA VENDE FUNGHI

Sul confine delle paure
era un tempo di speranza
in quelle incerte stagioni.
In ginocchio a dio assente.
In villaggi lontani.
In cammino nei venti.
Per le sere d'amore.
Per il pane e sorrisi.
Sulla mappa della vita
era un tempo di gelo
in quei giorni ripetuti.
Mia sorella vende funghi.
Non morire,futuro.

AL TEMPO DEL GRANO D'ORO

Al tempo del grano d'oro,
lo sguardo lo perdemmo
sui suoi passi di danza
e quella sua pelle candida
di neve nei nostri sogni.
Il suo invito ai fuochi infernali,
all'azzurro cielo dei suoi occhi
perchè noi si rubasse stelle
per porle nelle sue mani.
La vita la consumammo.

HE-LUSH-KA

Guarda lontano,He-lush-ka.
Oltre una primavera crudele
tra il fiume e gli alberi.
Lento sale il fumo
sullo scudo e le frecce,
nel silenzio e nel sangue.
Nasce nero il dolore
dentro il vuoto orizzonte,
in una lacrima,in un pensiero.
Rossa è la visione.
Rosso il tuo fiore,He-lush-ka.

PRENDI IL MIO CUORE

Molte lune passano,
sopra rosse foglie,
su nomi ed amori
nell'onda degli occhi.
Ho nella mano il cuore
e cerco di scansare nubi.
Prendi, in questa notte,
il vento ed il mio futuro.
Prendi il mio cuore.
Portalo nel tuo sogno
per primavere d'amore,
dentro il tuo nome.

RUBAMI LE UNGHIE

Rubami le unghie.
Graffia le mie parole
per far sanguinare sogni
e gesti, esentando amore.
Togli rabbia dalle mie vene.
Falla tracimare assente,
per carne impreparata,
per liquefare il cuore.
Rubami le unghie.
Incidi misteri di caverne,
di voci lontane dal futuro,
 in albe gravide di nulla.

IO NON GUARDO I NUMERI

Nello scorrere le pagine
io non guardo i numeri
del viaggio verso la cenere,
intrapreso senza religioni.
Dalla iniziale primavera
molti fiori hanno perduto il prato,
molte lanterne sono state accese.
le lacrime sono cadute limpide.
Dei giusti negati al tempo
tanti rifuggono la memoria,
tante sono le voci assenti.
Scorrendo le pagine
arriverò al numero finale.
Questo libro non narra tristezza,
è aperto da quando è sorto il sole.

VENTO NEI CAPELLI

NANO D' ITALIA

La primavera ha perso sangue.
E' pallida e morente.
S'impedisca che il nano
deflori le stagioni.
Si ponga il suo pene su incudine
ed il maglio picchi forte
finchè.......
fino a quando egli affoghi
nelle lacrime e nella bava.
Il consulto dei giusti
si manifesti unanime.
Sorridano le spose.
Il nano perda il mondo.

FIORI ED AURORE

Ho desiderio di andare oltre le paure,
aprendo le labbra ad ogni nome.
La mia carne ha vissuto silenzi
per resa a tempi di evidenze,
bersaglio di incendi nel cuore,
di tramonti incatenati nel nulla.
Tutte le notti mi aggrappo alla luna
e le racconto ore di attesa
tra ombre e colpi di vento.
Le racconto le mie fiabe di muto
imprigionate da radici di vita.
 Ho desiderio di guardare le stelle,
adagiato sopra i fiori e le aurore.

LA PARTENZA

Ad occhi chiusi,ti bacio.

Ti lascio sul cuscino il mio amore,

per andare di là della montagna

verso pianure sconosciute.

Non dimenticherò i lupi

ed il tuo canto di sole.

Sognerò il suono dei torrenti

e le nostre lune.

Con tenerezza,ti bacio.

Il vento del sud sarà la tua voce

sotto le nuvole d'altro cielo,

nel tempo d'assenza di carezze.

Ti lascio nel mio pensiero d'amore.

OGGI IL MARE E' UNA TAVOLA BLU

Ho visto il mare incresparsi
sotto danze di lune impazzite.
Nei giorni grami ed indecisi,
in qualche narrazione,
nel nome di Dio in confusione.
Egli troppo blaterato,
forse troppo infinito.
Nel suo sangue,nel suo legno,
per tante puttane pentite.
Ho visto l'incanto dei mentitori
a melodia da Kyrie Eleison.
Nelle tane in affitto.
Nei precisi ricordi.
Dio sempre profumato,
nei secoli infinito.
In un padre,in un sogno,
per le aspettative tradite.
OGGI IL MARE E' UNA TAVOLA BLU.

DISTRUGGERO' IL PRESEPE

Il bambino ha fame

di tenerezza e mondo.

Chiede il divieto

del rumore insostenibile

degli animali da grattacielo.

La madre è troppo giovane

per sesso d'inesperienza

con il pensiero vecchio.

Il padre tramonta gli anni

con occhi lacrimosi.

Distruggerò il presepe.

MIO NOME

Véstiti di sera mio nome.

Per innamorare di stelle

il cuore di campi orfani

del canto e del dolore.

Per accarezzare di lacrima

i silenzi e le mani

nella catena del giorno.

Passano tra le mancanze

sogno e stagione di grano,

e fiori di neve.

Véstiti di luce mio nome.

Andrai al di là dello sguardo,

alle cime della certezza,

nel mare del cuore.