venerdì 29 luglio 2016

CERCANDO LIVIA



Ho preso a camminare controvento
recando le parole tra le labbra,
immaginando le mani nelle spine
dentro una storia d'altro cielo.
Ho il nome che ha tempo dentro il cuore
per orizzonti e polvere di pelle,
nella mia lacrima viva di memoria.
Cammino nel futuro controvento
verso un istante di lontani tempi,
cercando Livia nelle sue aurore.


lunedì 18 luglio 2016

TI ODIO,CICOGNA



Bella,avresti dovuto portarmi
non in un gregge di pecoroni,
io meritavo di stare coi randagi
che sanno azzannare le ombre
e pisciare sui riflessi lunari.
Avresti dovuto sognarmi
in un prato fiorito di maggio,
certo avrei rincorso il sole
che ora brucia il mio calendario,
che trafigge le mie iridi e l'ore.
Ti odio,cicogna!

venerdì 15 luglio 2016

IL RE DEGLI ORSI


Abbiamo camminato sulle ombre degli inverni,
senza conoscenze e privi del nostro destino.
Abbiamo incontrato il re degli orsi
che ci narrava le sue fiabe, e gli orrori
covati nel cervello dei quasi umani.
Adesso immaginiamo violenti danze
nel nostro inferno senza lamentazioni,
in terre orfane del sacramento.
Il re raccoglie sogni sulle foglie,
celando gli abbandoni della vita,
negando al sole di farsi illuminare.
Non lo incontrammo più.
Non lo volemmo per rimanenza di addio d'amore.
Rendemmo invisibili le montagne
per fare i nostri cuori futuribili.

domenica 10 luglio 2016

CADDERO GLI ANGELI


Caddero senza rumore,gli angeli,
colpiti dalle mie bolle di sapone.
Il facitore s'illudeva.
Di mia resa e fede al sacro nome,
alle sue regole sacrali.
Non tonfi. Planaggi leggeri.
Genti di tante frontiere
plaudirono all'accadimento,
scevri da voglia di perdoni.
L'assoluto restò silenzioso.
Forse sorpreso dalla sorpresa
Le bolle giunte senza preavviso
non gli permisero delle difese.
Caddero gli angeli tra le ortiche,
uccisi dai miraggi dentro il sole.

giovedì 7 luglio 2016

PAPAVERI

Poesia di Daniel Varujan

Cogli,sorella,questi papaveri,
sanguinanti come cuori innamorati.
Nelle loro coppe di cristallo
berremo l'onda del sole.
Tanto divampano di fiamme
che il òoro incendio brucia i campi sterminati.
Nelle loro coppe di fuoco
berremo le scintille delle stelle.
Cogli,sorella,come la quaglia nascosta
tra i grani che dolcemente vezzeggiano.
Nelle loro coppe scarlatte
berremo il sangue dei solchi.
Chini sui nidi delle allodole
fluttuano come grappoli di raggi rossi.
Nelle loro coppe rubino
berremo la promessa della primavera.
Cogli,sorella,non i papaveri,ma la fiamma;
avvolgi del loro incendio il tuo grembiule verginale.
Nelle loro coppe delicate
berremo i fuochi di giugno.
Fiori sbocciati sulle tue tenere labbra,
conversano con il grano vibrante.
Nelle loro coppe purpuree
berremo il mistero delle spighe.
Coglili,sorella,perché di essi c'inconoreremo,
per la gioiosa festa di domani,al villaggio.
E in queste coppe,danzando,
berremo il vino dell'amore.

mercoledì 6 luglio 2016

IL FULMINE




In un luogo in cui non c'ero
il fulmine portò il destino
lontano dall'oscurità.
Lo infisse dentro il timore,
sul fianco dell'attesa,
nel buio della speranza.
Il fulmine portò il futuro.
Lo incise sopra il tramonto,
sul sonno della pietra
nel suono della parola.
In un tempo in cui non c'ero
lo sguardo varcò il confine.



venerdì 1 luglio 2016

CADRA' UNA FOGLIA

Cadrà una foglia sui rumori.
Quando urleremo i nostri silenzi,
quando incateneremo l'avvenire.
La sentiranno i lupi.
Si alza la nebbia tra le parole.
Adesso concederemo il nostro addio,
adesso disperderemo l'emozione.
Cadrà una foglia sul dolore.
Mentre bruceremo i nostri cuori,
mentre dimenticheremo le carezze.
La troveranno i lupi.