Wi Skan Maka Inyan
sabato 31 dicembre 2016
DA ORIENTE
Questa mia poesia la dedico ai migranti che hanno sognato una vita migliore. Ai vivi ed ai morti.
Il flusso prese l'avvio da oriente,
librando prima un sussurro,
poi le tonanti voci, ai limiti delle città
e lungo gl'impetuosi giorni.
Come impazzite bestie
andammo dal sole alla notte,
dal silenzioso pianto a grida di tumulto.
Andammo,sfiorando rovine di gloria
e petali di fiori dal vento trasportati.
Da oriente,muovendo sui campi orfani,
incontrammo moltitudini,
bestie ferite che sognavano un recinto,
percorrendo come noi il mondo,
sognando notti tenere.
Il flusso prese l'avvio da oriente,
librando prima un sussurro,
poi le tonanti voci, ai limiti delle città
e lungo gl'impetuosi giorni.
Come impazzite bestie
andammo dal sole alla notte,
dal silenzioso pianto a grida di tumulto.
Andammo,sfiorando rovine di gloria
e petali di fiori dal vento trasportati.
Da oriente,muovendo sui campi orfani,
incontrammo moltitudini,
bestie ferite che sognavano un recinto,
percorrendo come noi il mondo,
sognando notti tenere.
giovedì 29 dicembre 2016
NON COME LE FOGLIE
Cruda entra l'assenza a scarnire
la tenera corteccia del mio bene.
Ed é cane rabbioso il giorno
dei gelidi venti alle finestre.
Mi faccio fiele e pietra,
e sputi al cuore del futuro.
Si può cadere...
non come le foglie.
la tenera corteccia del mio bene.
Ed é cane rabbioso il giorno
dei gelidi venti alle finestre.
Mi faccio fiele e pietra,
e sputi al cuore del futuro.
Si può cadere...
non come le foglie.
domenica 25 dicembre 2016
IL FUOCO E L'URLO
Oh,com'é magico agli occhi il firmamento,
mentre le streghe s'erudiscono nel delirio.
La luna viene ed adagiarsi nelle mie mani
perché io possa dare luce alle tue voglie,
perché torni anche uccello verso il nido.
D'improvviso la bestia lascia il suo giaciglio
e si arrende la remora al vortice e alla tentazione,
divaricando la calda ansa, e celebrando i lombi.
S'intride di respiri l'alveo della foresta.
Rincorre il fuoco e l'urlo la tua bocca.
venerdì 23 dicembre 2016
IN QUEL NATALE LONTANO
Respiravamo la lieve aria dei nostri sogni,
ad occhi chiusi,immaginando corse sul prato
nella primavera ancora troppo distante.
Ascoltavamo la memoria dei vecchi, e del tempo,
adagiandoci, respirando i silenzi e l'inverno
sulla paglia dorata, ed il grembo di madri.
In quel Natale lontano pensammo il domani,
scrivemmo nell'aria i dolori e l'amore,
cercammo il canto, e le mani a sfiorarsi.
Fuori delle stalle erano accese le stelle,
si era abbracciata al cielo la notte magica.
In quel Natale lontano avevamo il cuore lucente,
avevamo sulle nostre labbra le parole, ed il bacio.
.
ad occhi chiusi,immaginando corse sul prato
nella primavera ancora troppo distante.
Ascoltavamo la memoria dei vecchi, e del tempo,
adagiandoci, respirando i silenzi e l'inverno
sulla paglia dorata, ed il grembo di madri.
In quel Natale lontano pensammo il domani,
scrivemmo nell'aria i dolori e l'amore,
cercammo il canto, e le mani a sfiorarsi.
Fuori delle stalle erano accese le stelle,
si era abbracciata al cielo la notte magica.
In quel Natale lontano avevamo il cuore lucente,
avevamo sulle nostre labbra le parole, ed il bacio.
.
giovedì 22 dicembre 2016
MILLE INVERNI E MILLE ESTATI
Io sono il silenzio.
Cerca dentro me le parole
che vuoi ascoltare,
i suoni per la tua danza,
la luce per il tuo dolore.
Io sono l'amore.
Quello che non ha limiti,
quello che è desiderio di rose.
E le tue labbra saranno sogni
per mille inverni e mille estati.
Una carezza è fatta d'istanti.
martedì 20 dicembre 2016
DISPERSO NEI TUONI
Fermati alla mia casa
in una notte di pioggia battente
Posa il tuo cuore sulle mie mani.
Tu passerai oltre.
Con le canzoni,
col tuo coltello senza storia.
Ti sia lieve il cammino
fino alla tua morte,
improvvisa,inaspettata.
Io l'ho sognata,tu passerai oltre,
col tuo cappello in testa.
In una vena di polvere d'oro
rincorre un sogno il mio cuore.
Fermati dove non ti fermerai.
D'improvviso.Disperso nei tuoni.
in una notte di pioggia battente
Posa il tuo cuore sulle mie mani.
Tu passerai oltre.
Con le canzoni,
col tuo coltello senza storia.
Ti sia lieve il cammino
fino alla tua morte,
improvvisa,inaspettata.
Io l'ho sognata,tu passerai oltre,
col tuo cappello in testa.
In una vena di polvere d'oro
rincorre un sogno il mio cuore.
Fermati dove non ti fermerai.
D'improvviso.Disperso nei tuoni.
lunedì 19 dicembre 2016
da FILI D'ORO
CONFINE
DI PIETRA
Tra
le dita ho il mio tempo,
su
questo confine di pietra.
Ho
in volo il sangue,
in
un fiore di neve.
Su
questo confine
ho
desideri sfiniti.
LA
LINGUA DIVERSA
La
lingua diversa
é
linea che divide.
E'
alveo di disperazione.
Strappa il ricamo del giorno.
Strappa il ricamo del giorno.
Inchioda
i punti cardinali.
Non
ha colori,non ha paese.
Ha
pugni nelle tasche,
e
remissione.
dal mio libro di poesie FILI D'ORO
sabato 10 dicembre 2016
KANGEE L'OGLALA
Egli
si dipinse il viso e cercò il silenzio.
Sugli
alberi sono gialle le foglie,
e
negli occhi è azzurro il cielo.
Sono
addormentati gli orsi.
Kangee
si stende nel canto,
e
nella sua visione.
Sono
nella fame i lupi.
Si
dipinse il viso per incontrare la notte.
Kangi
respira nella memoria,
e
nel raggio di luna.
ALLE MANI DEL MONDO
Io porterò le mie mani alle mani del mondo, ed esse mi diranno: -Quale sogno ti ha portato a noi?-
-Sono venuto senza sogno!-
La mia incertezza si conduce al vento,
che percorre il giorno e le frontiere
e non si posa a dare bacio al cuore.
Le mani sono in cerca del futuro,
tra nero ferro e divampanti fuochi.
Al mondo non porto il sogno.
Solo e soltanto reco sangue nelle vene.
mercoledì 7 dicembre 2016
NELL'INFINITO DEL TUO PAESAGGIO
Ripongo in
una cassa d'acero
tutte le
mie voglie di partenza.
Sono
inchiodato a voglia di carne.
Sono in
caduta sulla tua calamita.
Disperderò
i miei anni rivoltosi
e la
maschera dei giorni lacerati.
Mi fermo
nelle ore senza orologio.
Resto
nell'infinito del tuo paesaggio.
domenica 4 dicembre 2016
mercoledì 30 novembre 2016
VERMI IMPRUDENTI
Eravamo impreparati.
Nati
ai limiti delle parole,
muovemmo
passi in labirintite,
proni
al peso d'una stella cattiva.
Vermi
imprudenti,
prendemmo
oscure corsie,
lontano
da orizzonti armoniosi,
verso
discariche di vuoti.
Siamo
quelli che eravamo.
SEGNALI DI FUMO
Dio non ha il
cellulare.
Gli farò
segnali di fumo
per mio
desiderio di confronto,
per i termini
di credito che ho con lui.
Mi deve
esaurienti risposte.
Mi deve un
pianeta di luce,
bambini che
sorridono,
vecchi lieti
di morire,
uomini senza
le frontiere.
Gli farò
segnali di fumo.
Invaderò
rabbioso il suo cielo.
sabato 26 novembre 2016
ELHAMIT
Elhamit nacque cucciolo di lupo
nel grembo gelido di un monte,
sotto l'artiglio crudele del vento.
Ho memoria di femmina morente
nel cuore muto del crepuscolo,
nei certi desideri delle aquile.
Un canto ed un silenzio incisero il tempo.
Elhamit morse la linea dell'infinito
nel nero della notte di un destino,
dentro il rivolo di luce dell'aurora.
Un canto ed una lacrima portarono le ore.
nel grembo gelido di un monte,
sotto l'artiglio crudele del vento.
Ho memoria di femmina morente
nel cuore muto del crepuscolo,
nei certi desideri delle aquile.
Un canto ed un silenzio incisero il tempo.
Elhamit morse la linea dell'infinito
nel nero della notte di un destino,
dentro il rivolo di luce dell'aurora.
Un canto ed una lacrima portarono le ore.
giovedì 24 novembre 2016
IL MIO SANGUE NEL TUO SGUARDO
Sto venendo a riprendermi tutti i sogni che ti avevo donato.
Ho attraversato le mie grandi distese di delusione,
recando con me una rossa rosa offesa dai giorni,
stringendo nella mia mano un foglio orfano di parole,
sputando misericordie e preghiere ai miei immaginari crocifissi.
Sto venendo a coagulare il mio sangue nel tuo sguardo.
Ho disabilitato le sinossi dai miei dintorni d'umanità,
recando con me il bisogno di folate di vento,
serrando tra le mie labbra un rovo spinoso,
marchiando di urina le pietre per seppellire il tuo nome.
Sono in cammino da un tempo infinito e crudele,
lungo una strada non conosciuta e mai percorsa.
lunedì 21 novembre 2016
I AM SIOUX
Nord Dakota, idranti e gas lacrimogeni contro manifestanti: continua la protesta dei Sioux contro l'oleodotto
domenica 20 novembre 2016
YU XU
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martedì 15 novembre 2016
IN UNA SERA DI NEBBIA
Ho la memoria senza scalfitture,
racchiusa nel mio covo intelligente.
Al sicuro da fanciulle superficiali,
da vedove desiderose di bugie,
da preti che sognano lussuria,
da condottieri senza condotta,
da nobiluomini privi di nobiltà,
da servi per certa vocazione,
da fighe pronte al futuro rosa,
da cervelloni fottuti dal pensiero,
da madonne affogate in acquasanta,
da poveri cristi senza croci.
IN UNA SERA DI NEBBIA LI CALERO' NELL'ODIO.
racchiusa nel mio covo intelligente.
Al sicuro da fanciulle superficiali,
da vedove desiderose di bugie,
da preti che sognano lussuria,
da condottieri senza condotta,
da nobiluomini privi di nobiltà,
da servi per certa vocazione,
da fighe pronte al futuro rosa,
da cervelloni fottuti dal pensiero,
da madonne affogate in acquasanta,
da poveri cristi senza croci.
IN UNA SERA DI NEBBIA LI CALERO' NELL'ODIO.
lunedì 7 novembre 2016
ACCOMPAGNATI AI CANI
Negli occhi dei cani fioriscono lacrime e desideri.
Lorsignori di ieri e di oggi, vostro è il premio,
vostra la pioggia di sangue rappreso al tempo.
Nubi si approssimano agli altari di menzogna,
si distendono sui rami di mandorlo neri giorni.
Nel cuore dei cani vortica la bava delle servitù,
si assentano i battiti e le voglie arroganti.
Puttanieri con matrone d'inconfessate lussurie
percorrono indefessi le presuntuose autostrade.
Chiodi si decidono a liete crocifissioni,
accompagnati ai cani, muovono sacerdoti e ladri.
Molti si ascrivono testamenti, e sputi di rospi.
Lorsignori di ieri e di oggi, vostro è il premio,
vostra la pioggia di sangue rappreso al tempo.
Nubi si approssimano agli altari di menzogna,
si distendono sui rami di mandorlo neri giorni.
Nel cuore dei cani vortica la bava delle servitù,
si assentano i battiti e le voglie arroganti.
Puttanieri con matrone d'inconfessate lussurie
percorrono indefessi le presuntuose autostrade.
Chiodi si decidono a liete crocifissioni,
accompagnati ai cani, muovono sacerdoti e ladri.
Molti si ascrivono testamenti, e sputi di rospi.
domenica 6 novembre 2016
UNA COPERTA DI TRISTEZZA
Sopra di noi il cielo divenne una coperta di tristezza.
I giorni scorsero nell'assenza del canto del fiume.
Ogni nostra stagione ebbe nome gelo d'inverno.
Dove sono le risa, e il suono dei tamburi di caccia?
Dove canteranno le squaws sull'erba e i fiori?
Quando potrà la mia gente sognare ancora?
Quando saranno nel sole i papooses e le madri?
Intorno a noi urlarono fuoco i serpenti.
Intorno ai nostri teepees si seminò la notte.
I giorni scorsero nell'assenza del canto del fiume.
Ogni nostra stagione ebbe nome gelo d'inverno.
Dove sono le risa, e il suono dei tamburi di caccia?
Dove canteranno le squaws sull'erba e i fiori?
Quando potrà la mia gente sognare ancora?
Quando saranno nel sole i papooses e le madri?
Intorno a noi urlarono fuoco i serpenti.
Intorno ai nostri teepees si seminò la notte.
venerdì 4 novembre 2016
NEBBIE E PAURE
domenica 30 ottobre 2016
PER ANTENISCA
L'ho immaginata in quelle terre sconvolte
Ci fu un tempo di canti,
un tempo di luce.
Poi la vita incontrò il furore,
e vanamente cercò gli orizzonti,
e gli uccelli ed i fiori.
Antenisca immaginò sul suo nome,
e sulle lacrime ed i passi,
una dolce leggerezza di sole.
Sono smarriti gl'istanti di mondo.
Silenti sono le case e l'amore.
Antenisca cercò i respiri e le storie,
si mosse nella polvere e il vento.
Ci fu un tempo di baci.
Ci fu un tempo di canti,
un tempo di luce.
Poi la vita incontrò il furore,
e vanamente cercò gli orizzonti,
e gli uccelli ed i fiori.
Antenisca immaginò sul suo nome,
e sulle lacrime ed i passi,
una dolce leggerezza di sole.
Sono smarriti gl'istanti di mondo.
Silenti sono le case e l'amore.
Antenisca cercò i respiri e le storie,
si mosse nella polvere e il vento.
Ci fu un tempo di baci.
venerdì 21 ottobre 2016
SOPRA UNA FOGLIA ROSSA
Sopra
una foglia rossa di questo autunno
confonderò
il mio sangue e le tue parole.
Ormai
è lontano il mio campo dei silenzi
dove
un tempo fui lieto di piantare armonie.
Terra
dagli orizzonti neri si attraversa,
feriti
dalla visione di mondi impossibili,
trascinandoci
dietro i peccati e la noia.
Ti
riconosco,amore,il patrimonio del dolore.
Ti
riconosco,amore,l'aurora delle tue lacrime.
Sopra
una foglia rossa di questo autunno
scriverò
le tue carezze e la mia resa.
domenica 16 ottobre 2016
mercoledì 5 ottobre 2016
IL CHIODO
Le
disse: battimi in un'alba radiosa.
Sono
il chiodo che traverserà le tue fibre.
Sono
la tua aspettativa di dolore.
Batti
senza incertezza,senza timore.
Avrai
l'arcobaleno per l'infinito.
Sarai
nell'inverno dei fiori di neve.
Le
disse: portami a ferire il pensiero.
Sono
il chiodo che carezzerà il tuo sangue.
Siamo
una nuvola e il fiore di campo.
lunedì 3 ottobre 2016
CERTI GIORNI
Certi giorni io cerco il vento,
perché mi disperda le parole,
perché mi scompigli le ore
verso la luce d'autunno,e le nevi.
Ho posato il mio passo sull'ombra,
nella visione della farfalla,
nell'infinito di mondi lontani.
Certi giorni non ho orizzonte,
tra le pieghe dell'incertezza,
tra una morte immaginaria
e la rete del trapezista.
Ho declamato il mio sogno tragico,
nel trascorrere delle stagioni,
negli abbandoni di canti d'amore.
Certi giorni io cerco il vento
per farmi divenire un ricordo.
perché mi disperda le parole,
perché mi scompigli le ore
verso la luce d'autunno,e le nevi.
Ho posato il mio passo sull'ombra,
nella visione della farfalla,
nell'infinito di mondi lontani.
Certi giorni non ho orizzonte,
tra le pieghe dell'incertezza,
tra una morte immaginaria
e la rete del trapezista.
Ho declamato il mio sogno tragico,
nel trascorrere delle stagioni,
negli abbandoni di canti d'amore.
Certi giorni io cerco il vento
per farmi divenire un ricordo.
lunedì 19 settembre 2016
MI SONO SMARRITO
Mi sono
smarrito nella distesa innevata del dolore.
Cercami tra
le ore degli orologi rotti.
Ho nella
gola l'amaro urlo della caduta
sulla
pietra dell'ara d'ogni illusione.
Mi condanno
nella notte partorita dal racconto.
Portami nel
cuore mille raggi di luna.
Tra le
labbra mi semino grandine di silenzi.
Ho nella
mano il piombo. Mi reco dentro l'ombra.
Portami
negli occhi la via della speranza.
Mi sono
smarrito nel tempo orfano dei colori.
mercoledì 14 settembre 2016
ESPRESSAMENTE DAL MINISTERO
Quando Fabrizio
Gatti dell'Espresso
rivela essere il
CARA un fetido cesso
si muove l'Angelino
immantinente
giacché egli “non
era proprio assente”.
Farò, cari
italiani, ben tosto pulizia
a nome del Ministero
e capacità mia.
Interverrò deciso
in quel di Foggia
e in tutti i Centri,
come fossi pioggia.
A tutti i birbanti
darò giusta punizione
anche se son di
Comunione e Liberazione,
pur se fossero
solamente mezze seghe
o ligi rappresentanti delle Leghe,
pur se cadessero tutti sui ginocchi
mercoledì 7 settembre 2016
HO I SEGNI
Ho i segni del mio tempo nei pensieri.
Ho l'inverno nel mio mondo di parole.
Quando ho intrapreso il cammino
ho portato con me i colori e il sogno.
Nelle mani ho bevuto lacrime e pioggia.
Sono caduto sulle ginocchia nelle notti.
Sono stato in amore nelle albe lucenti.
Ho l'inverno sul mio passo di stanchezza.
Ho i segni del mio nome nei ricordi.
Ho l'inverno nel mio mondo di parole.
Quando ho intrapreso il cammino
ho portato con me i colori e il sogno.
Nelle mani ho bevuto lacrime e pioggia.
Sono caduto sulle ginocchia nelle notti.
Sono stato in amore nelle albe lucenti.
Ho l'inverno sul mio passo di stanchezza.
Ho i segni del mio nome nei ricordi.
venerdì 2 settembre 2016
FINO ALL'ULTIMO SOLE
il tempo cesellerà gl'infiniti d'amore.
Quando le nostre mani si toccheranno
il giorno non incontrerà il tramonto.
Fino all'ultimo sole ascolterò il tuo cuore.
mercoledì 31 agosto 2016
LE ERSILIE
Avanzano ad occhi chiusi le Ersilie
con accanto Pindaro e Sephirot.
Pongono spine di traverso al sogno
sputando rose nel giorno morente.
Hanno il ferro e il fuoco alle mani
per il gesto alla fucina d'inferno.
Sono carne.Sono memoria di bacio.
Avanzano a bocche chiuse le Ersilie.
Aspergono salive Pindaro e Sephirot
danzando la melodia del vuoto.
Hanno i corpi leggeri le Ersilie,
nel cammino che non ha ritorno,
verso la linea della lontananza.
sabato 27 agosto 2016
SIAMO NEL TEMPO
Siamo nel tempo in cui sediamo nell'erba
a guardare nuvole che passano,e il giorno,
e i volti che non hanno più nome.
Siamo nel silenzio,con memoria dei canti,
a stringere nella mano nessuna mano
e immaginare di sentire profumi d'amore.
Verranno a sussurrarci la lontananza
le ombre dei mandorli in fiore.
Si aggrapperanno alle albe i ricordi
e le parole senza suoni e dolore.
Siamo nel tempo d'un fiato confuso
a pensare d'inseguire le fate,e la vita,
e i colori che svaniscono in istanti.
domenica 21 agosto 2016
MILLE ANNI FA
Oh,
quanta è profonda la memoria.
Quanto
gelido è il mondo.
Vestimi
di speranza e luce
con
il tuo volto che non conosco.
Scaccia
le mie incerte visioni
aldilà
dei miei occhi,
con
il tuo respiro e il tuo nome.
Quanto
è infinito il ricordo.
Segnami
di croce e d'amore
in
un giorno di mille anni fa,
per
baci tra le spire d'un sogno.
Oh,
come è oscura la nube.
Quanto
sono disperse le parole.
Svelami
il suono del tuo cuore
nella
notte di mille anni fa.
Viola
la nebbia e i silenzi,
per
le tue labbra nella mia storia.
giovedì 18 agosto 2016
SULLE LABBRA E NEL CUORE
Dopo il giorno di pioggia si giunse ad un'alba di luce.
Rechevamo sulle labbra le parole della tenerezza.
Nel cuore sentivamo il battito dell'immenso amore.
Avevamo da tempo compreso un segno, ed un suono,
pervenuti dal mondo attraversato da lampo e dolore.
Ora sentivamo una melodia lungo i sentieri nel vento.
Dopo il respiro nelle oscurità distese sopra il pensiero,
fiorirono sulle labbra le parole per l'infinita carezza.
Camminava nel cuore verso il sorriso il caldo sangue.
venerdì 29 luglio 2016
CERCANDO LIVIA
Ho
preso a camminare controvento
recando
le parole tra le labbra,
immaginando
le mani nelle spine
dentro
una storia d'altro cielo.
Ho
il nome che ha tempo dentro il cuore
per
orizzonti e polvere di pelle,
nella
mia lacrima viva di memoria.
Cammino
nel futuro controvento
verso
un istante di lontani tempi,
cercando
Livia nelle sue aurore.
sabato 23 luglio 2016
lunedì 18 luglio 2016
TI ODIO,CICOGNA
Bella,avresti dovuto portarmi
non in un gregge di pecoroni,
io meritavo di stare coi randagi
che sanno azzannare le ombre
e pisciare sui riflessi lunari.
Avresti dovuto sognarmi
in un prato fiorito di maggio,
certo avrei rincorso il sole
che ora brucia il mio calendario,
che trafigge le mie iridi e l'ore.
Ti odio,cicogna!
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venerdì 15 luglio 2016
IL RE DEGLI ORSI
Abbiamo camminato sulle ombre degli inverni,
senza conoscenze e privi del nostro destino.
Abbiamo incontrato il re degli orsi
che ci narrava le sue fiabe, e gli orrori
covati nel cervello dei quasi umani.
Adesso immaginiamo violenti danze
nel nostro inferno senza lamentazioni,
in terre orfane del sacramento.
Il re raccoglie sogni sulle foglie,
celando gli abbandoni della vita,
negando al sole di farsi illuminare.
Non lo incontrammo più.
Non lo volemmo per rimanenza di addio d'amore.
Rendemmo invisibili le montagne
per fare i nostri cuori futuribili.
giovedì 14 luglio 2016
domenica 10 luglio 2016
CADDERO GLI ANGELI
Caddero
senza rumore,gli angeli,
colpiti
dalle mie bolle di sapone.
Il
facitore s'illudeva.
Di
mia resa e fede al sacro nome,
alle
sue regole sacrali.
Non
tonfi. Planaggi leggeri.
Genti
di tante frontiere
plaudirono
all'accadimento,
scevri
da voglia di perdoni.
L'assoluto
restò silenzioso.
Forse
sorpreso dalla sorpresa
Le
bolle giunte senza preavviso
non
gli permisero delle difese.
Caddero
gli angeli tra le ortiche,
uccisi
dai miraggi dentro il sole.
giovedì 7 luglio 2016
PAPAVERI
Poesia di Daniel Varujan
Cogli,sorella,questi
papaveri,
sanguinanti
come cuori innamorati.
Nelle
loro coppe di cristallo
berremo
l'onda del sole.
Tanto
divampano di fiamme
che
il òoro incendio brucia i campi sterminati.
Nelle
loro coppe di fuoco
berremo
le scintille delle stelle.
Cogli,sorella,come
la quaglia nascosta
tra
i grani che dolcemente vezzeggiano.
Nelle
loro coppe scarlatte
berremo
il sangue dei solchi.
Chini
sui nidi delle allodole
fluttuano
come grappoli di raggi rossi.
Nelle
loro coppe rubino
berremo
la promessa della primavera.
Cogli,sorella,non
i papaveri,ma la fiamma;
avvolgi
del loro incendio il tuo grembiule verginale.
Nelle
loro coppe delicate
berremo
i fuochi di giugno.
Fiori
sbocciati sulle tue tenere labbra,
conversano
con il grano vibrante.
Nelle
loro coppe purpuree
berremo
il mistero delle spighe.
Coglili,sorella,perché
di essi c'inconoreremo,
per
la gioiosa festa di domani,al villaggio.
E
in queste coppe,danzando,
berremo
il vino dell'amore.
mercoledì 6 luglio 2016
IL FULMINE
In
un luogo in cui non c'ero
il
fulmine portò il destino
lontano
dall'oscurità.
Lo
infisse dentro il timore,
sul
fianco dell'attesa,
nel
buio della speranza.
Il
fulmine portò il futuro.
Lo
incise sopra il tramonto,
sul
sonno della pietra
nel
suono della parola.
In
un tempo in cui non c'ero
lo
sguardo varcò il confine.
venerdì 1 luglio 2016
CADRA' UNA FOGLIA
Cadrà
una foglia sui rumori.
Quando urleremo i nostri silenzi,
quando incateneremo l'avvenire.
La sentiranno i lupi.
Si alza la nebbia tra le parole.
Adesso concederemo il nostro addio,
adesso disperderemo l'emozione.
Cadrà una foglia sul dolore.
Mentre bruceremo i nostri cuori,
mentre dimenticheremo le carezze.
La troveranno i lupi.
Quando urleremo i nostri silenzi,
quando incateneremo l'avvenire.
La sentiranno i lupi.
Si alza la nebbia tra le parole.
Adesso concederemo il nostro addio,
adesso disperderemo l'emozione.
Cadrà una foglia sul dolore.
Mentre bruceremo i nostri cuori,
mentre dimenticheremo le carezze.
La troveranno i lupi.
mercoledì 29 giugno 2016
CRUZAR EL CIELO
Le
pregunté al viento para colocar una ligera caricia en sus
mejillas.
Le pregunté al sol siempre aclarar sus días.
Le pregunté a la primavera para florecer en sus pensamientos
Le pregunté al sol siempre aclarar sus días.
Le pregunté a la primavera para florecer en sus pensamientos
domenica 19 giugno 2016
UN SUONO IN LONTANANZA
C'è un suono in lontananza,
un'armonia senza tempo
che sta traversando il mondo,
dalle incerte origini alla speranza,
dai persi orizzonti all'amore.
Al cader della notte perdiamoci
in ebrezze di danza,
incendiando gli occhi,
arroventando il tempo.
C'è un suono oltre la vita
che si travasa dentro i misteri
e si diffonde in voce di vento.
Al sorgere del giorno uccidiamoci
con carezze di luce,
celebrando i lombi
nel disseminare un urlo.
un'armonia senza tempo
che sta traversando il mondo,
dalle incerte origini alla speranza,
dai persi orizzonti all'amore.
Al cader della notte perdiamoci
in ebrezze di danza,
incendiando gli occhi,
arroventando il tempo.
C'è un suono oltre la vita
che si travasa dentro i misteri
e si diffonde in voce di vento.
Al sorgere del giorno uccidiamoci
con carezze di luce,
celebrando i lombi
nel disseminare un urlo.
venerdì 17 giugno 2016
WHITE WOLF - LUPO BIANCO
Many
moons have covered the sky.
I'm on the trail of the bison.
The winter along led the snows
and the silences on teepees and eyes.
Many old warriors have reached the sky.
I'm in my heartbeat
I'm on the trail of the bison.
The winter along led the snows
and the silences on teepees and eyes.
Many old warriors have reached the sky.
I'm in my heartbeat
in
search of the horizon,
toward the bison breath.
toward the bison breath.
Molte lune hanno
percorso il cielo.
Io sono sulla pista
del bisonte.
L'inverno ha portato
a lungo le nevi
e i silenzi sui
tepees e negli occhi.
Molti vecchi
guerrieri hanno raggiunto il cielo.
Io sono nei battiti
del mio cuore
in ricerca
dell'orizzonte,
verso il respiro del
bisonte.
Riporterò la gioia
ed il canto tra i tepees.
lunedì 13 giugno 2016
VERSANDO IL VERSO
Fu
nel plenilunio.
Fu
nei lunghi ululati di lupi.
Parve
piantarsi nel silenzio,
come
desiderato stilo
alla
carne ed al fremito,
come
caduta di stelle al fiore.
Fu
chiesto il tempo ai lombi.
Fu
dedicato l'urlo alla notte.
Versando
il verso vivemmo,
protesi
alle sorgenti del fuoco.
Versando
il verso morimmo,
confusi
nei raggi di luna.
mercoledì 8 giugno 2016
BRUFOLO
Non c'era una volta. Non voleva proprio esserci.
Il suo posto non doveva essere su quella pelle di pesca.
Al massimo poteva essere presente tra gli amichetti
di bassa statura della signorina Biancaneve.
Lì poteva collocarsi al primo posto oppure all'ottavo.
Lì non avrebbe giammai arrecato fastidio e malumore a chicchessia.
Conosceva benissimo le cause della sua inaspettata
presenza sulle pelli rosee adolescenziali.
Dapprima non se ne era curato,ma col passare del tempo
aveva preso a desiderare di diventare al più presto maturo
e sparire velocemente con l'aiuto di qualche amico mago,anche in erba.
Il suo posto non doveva essere su quella pelle di pesca.
Al massimo poteva essere presente tra gli amichetti
di bassa statura della signorina Biancaneve.
Lì poteva collocarsi al primo posto oppure all'ottavo.
Lì non avrebbe giammai arrecato fastidio e malumore a chicchessia.
Conosceva benissimo le cause della sua inaspettata
presenza sulle pelli rosee adolescenziali.
Dapprima non se ne era curato,ma col passare del tempo
aveva preso a desiderare di diventare al più presto maturo
e sparire velocemente con l'aiuto di qualche amico mago,anche in erba.
giovedì 2 giugno 2016
ALL'ITALIA
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domenica 29 maggio 2016
WASHITA
Noi sapemmo dell'arrivo del vento.
Presero a gridare le aquile
sul cuore delle nostre colline
abbracciate d'improvviso dall'ombra.
Il pensiero si pose con fierezza
dietro la linea dei nostri archi,
e nel canto di luce verso il dolore.
Noi vedemmo il colore del sangue.
Divenne torbida l'acqua del fiume
tra l'erba in fiamme, e i silenzi
ad ammantare il nostro ricordo.
mercoledì 18 maggio 2016
WASICHU
Ricordaci nelle albe luminose
sull'erba che danzava col vento,
ascoltaci ancora nel sussurro
del fiume dal cuore limpido,
perdonaci se siamo vissuti
nella terra del nostro sogno.
Fu repentina la notte.
Divampò sui villaggi il fuoco.
Si arresero al silenzio le lacrime.
Ricordaci nel colore del sangue
sulle penne cadute sui fiori,
tra i rivoli della neve violata.
Perdonaci se abbiamo danzato
nel sole del nostro destino.
Ti sia leggero il cuore,wasichu.
sull'erba che danzava col vento,
ascoltaci ancora nel sussurro
del fiume dal cuore limpido,
perdonaci se siamo vissuti
nella terra del nostro sogno.
Fu repentina la notte.
Divampò sui villaggi il fuoco.
Si arresero al silenzio le lacrime.
Ricordaci nel colore del sangue
sulle penne cadute sui fiori,
tra i rivoli della neve violata.
Perdonaci se abbiamo danzato
nel sole del nostro destino.
Ti sia leggero il cuore,wasichu.
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