sabato 29 dicembre 2018

VIOLENTO SENTIERO


Ho visto l’autunno rubarmi le foglie 
del mio letto del sogno.
Cadrai in un tonfo di silenzio 
sulla vagina della menzogna,
onorevole senza onore 
stampigliato sul sudore invisibile.
Ho percorso il violento sentiero 
dei teschi imbiancati
per avere considerazione 
d’un desiderio di uccidere.
Ho visto un viandante abbarbicato 
alla sua paura del tempo.
Cadrete nel profondo 
di lune pugnalate da ribellione.
Abbiamo osservato partorire 
molte madri di ferro,
e coniato il furore,e inciso a sangue 
l’universo e la fronte.

venerdì 14 dicembre 2018

ALLE MANI DEL MONDO



Io porterò le mie mani alle mani del mondo.

Esse mi diranno:Quale sogno ti ha portato a noi?

Sono venuto senza sogno!

La mia incertezza si conduce al vento

che percorre il giorno e le frontiere

e non si posa a dare bacio al cuore.

Le mani sono in cerca del futuro,

tra nero ferro e divampanti fuochi.

Al mondo non porto il sogno.

Solo e soltanto reco sangue nelle vene.


domenica 25 novembre 2018

HO SOGNATO L'INFERNO






All’alba d’un giorno di sole
libererò le urla ed i pensieri,
concederò la fine alla memoria,
ed alla presunzione un epitaffio.
In una sera di luna in assenza
perdurerò nel masturbare il vento.
Libererò i pugni e l’acido sputo.
Disegnerò il labirinto per la parola,
nel mio deserto,sopra un sepolcro.
In un istante ho sognato l’inferno.


lunedì 12 novembre 2018

LA TEMPESTA

Io ho nella mano la tempesta
e in fondo al cuore la fredda lama.
Mi aprirò il petto.
Fenderò il tempo.
Con gli occhi umidi di veleno vi guarderò.
Con... no! Senza rammarico aprirò la mano
e voi sarete le polveri e la fine,
e intingerete zolle del vostro nero sangue.
Mi pentirò di nulla.
Mi sognerò nel sole.
Con il canto attraverserò la nuvola.
Nessuna preghiera.
Nessuna madre a tendermi le mani.
Ripulirò la lama.



lunedì 5 novembre 2018

QUESTA E' LA NOTTE

Vieni,questa è la notte in cui devi prendermi il cuore
e portarlo ai lupi.
La luna è piena,comanche,
ed io devo cadere bocconi nella neve.
Vieni con occhi di ferro.
Io non ho un fiore per le tue mani.
Non desidero incontrare più la primavera.
Vieni a scavarmi il cuore e portalo ai lupi.

martedì 30 ottobre 2018

IN UNA SERA DI NEBBIA

Ho la memoria senza scalfitture
racchiusa nel mio covo intelligente.
Al sicuro da fanciulle superficiali,
da vedove desiderose di bugie,
da preti che sognano lussuria,
da condottieri senza condotta,
da nobiluomini privi di nobiltà,
da servi per certa vocazione,
da fighe pronte al futuro rosa,
da cervelloni fottuti dal pensiero,
da madonne affogate in acquasanta,
da poveri cristi senza croci.

IN UNA SERA DI NEBBIA LI CALERO' NELL'ODIO

sabato 27 ottobre 2018

TAIGI

Io sono Taigi.
Sono sul sentiero senza orzzonte
dal tempo di ogni mia speranza
di non avere una spinta ed uno sputo.
Non intono da sempre il canto.
Mi accovaccio in braccio alla paura
con dentro il cuore solo il mio nome.
Sono Taigi,chiusa nell'infinito del mio silenzio.

domenica 21 ottobre 2018

C'E' UN UCCELLO SULL'ALBERO


C'è un uccello sull'albero.
Ha occhi rossi.Non canta.
Ha un desiderio di pane.
Questo è un maledetto inverno
nelle latitudini del cuore
di noi esseri feroci.
Si veste di silenzi,la notte.
Ha luna di ferro.Non brilla.
Ha un desiderio di sole.
Questi sono percorsi di cane
nella moltitudine di santi.
L'uccello è ancora sull'albero.
Non vola.

mercoledì 17 ottobre 2018

IO POTREI

  
    
Io potrei entrarti nel desiderio.
Con la lingua arroventata al tempo
per celebrare il delirio lunare.
E sorriderai un gemito di luce
nell’arnia inattesa del miele,
e sarai incatenata dal pensiero
tra le pieghe della pelle di lupo.
Io potrei entrarti nel desiderio.
Imprigionarti nelle parole infinite.

lunedì 15 ottobre 2018

IN UN'ALBA DEI DOMANI


Ci sia il silenzio perché si possa immaginare il sogno,
perché si possa ascoltare le fiabe delle nevi.
In un’alba dei domani potremo parlare al vento,
potremo morire dentro le parole d’amore.
La pietra e l’acqua sono tra l’inferno e il cielo
oltre i tramonti della rabbia e dell’indifferenza,
oltre cento bestemmie ed una confessione.
In un’alba dei domani ci siano le rivolte
con nella mano la nostra vita e la memoria.
Il ferro e il miele sono nel canto e le stagioni
aldilà di tutte le montagne della paura,
aldilà di cento lacrime ed un labirinto.
In un’alba dei domani sapremo ricordare il cuore.

martedì 9 ottobre 2018

VORREI ANDARMENE



             
                 
    Vorrei andarmene al suono della banda
    mentre defloro una danza,
    nella dolce stagione del mosto,
    in un attacco di lievi nebbie,
    in viaggio con gocce di pioggia,
    tra le pieghe del tempo vissuto.
   Vorrei andarmene mentre mi sogni,
    con le mani intrecciate d'amore
    come in notti odorose di paglia,
    all'incontro della pista del fiore.
   Vorrei....con un vagito di luce.



domenica 7 ottobre 2018

PRIMA DELLA NEVE


Porto incontro a te il mio coraggio e la mia paura,
porto i giorni del pianto e del sorriso,
porto una memoria ed un fiore.
A volte ho disatteso il canto e la speranza
immobile nel mio nome e nelle nubi,
sconfitto in immaginati combattimenti.
Prima della neve ucciderò il silenzio,
posando cento versi nelle tue mani,
posando mille carezze sulle tue gote.
Ho barcollato dentro le mie tempeste
incatenato dal filo dell’incertezza,
bruciato nell’inferno delle assenze.
Prima della neve ti porterò il mio nome.
Ti porterò chiodi per morire nel tuo cuore.


lunedì 17 settembre 2018

ALL'ABBAIARE DEI CANI


All’abbaiare dei cani nascondemmo Dio,
e rifornimmo la mente di fuoco e vento,
e ritrovammo il furore perso nel silenzio.
Al gracidare delle rane deflorammo le sante,
con il cuore lieto ed oceano di salive,
con il desiderio orientato all’inferno.
Siamo vaganti tra gli anatemi futuri.
Siamo le cellule danzanti con lucciole.
Siamo la porta del santuario in rovina.
All’abbaiare dei cani nascondemmo Dio,
e La Trinità, e Maria che filava la lana.
Ci brucia, per bruciarvi, la mente.
V’inchioderemo al buio il pensiero.

domenica 16 settembre 2018

WOHPE





Sono senza respiro Senza giorni e corse nel vento.
Ho sognato nel tepee i sogni,
di vivere il ritorno delle primavere,
di danzare nei fiocchi di neve,
di posare le labbra su labbra d'amore.
Sono senza respiro. Senza sole e memoria.
Adagiate il mio cuore sulla riva del Powder.
Raccontate al futuro il mio nome.


venerdì 7 settembre 2018

I LIVE IN FLINT

I live in Flint (Michigan).
Here it is not America.
The storm is not far, the pain is not.
Here the water does not flow limpid,
the tears fall black from the eyes.
I was born in the absence of words,
in the lack of smiles.
Flint lies down on dogs' yelps.
His chains are dragged into surrender.
Winter is perennial between spring and winter.
We never hear songs.
The wind comes to freeze footsteps.
I live in Flint, without a single flower to give.
Without being able to deny me the wood of a cross.
Here it is not America.
The dark night besieges me, and the cold snow.




martedì 28 agosto 2018

Questa, alla faccia del porco padano


"Ignoti ti sono gli occhi sbarrati
e le braccia tese come lame di lancia
lacerate dal destino di questo popolo
Ignoti i pianti delle madri
e le maledizioni dei padri
e il sangue dei figli
ancora grumi essiccati al sole
E la pioggia
più pietosa di mille lacrime
che ha bagnato il loro addio
e tu ora profani con la tua ignoranza
questo sacrario
e da tronfio usurpatore
tenti di coprire
il loro ricordo."

giovedì 23 agosto 2018

IL TUO DOLORE


Se cammini verso il punto del chiarore lunare
vorrei poterti prendere per mano,
vorrei ascoltare con te il silenzio.
Quando mi mancherà il fiato e la memoria
vorrei mi scrivessi nello sguardo il tuo nome,
vorrei mi disegnassi l’orizzonte e il sole.
Non ho trovato il tesoro dei pirati.
Non ho cercato di fermare il vento.
Se vai a sognare tra i fiori ed i pensieri
vorrei poterti derubare del dolore,
vorrei trovare con te l’ora dell’infinito.
Non ho smarrito il canto e la speranza.
Non ho nascosto la falce della luna.
Se percorri il sentiero di ogni tempo
vorrei tenere nella mano il tuo dolore.

sabato 4 agosto 2018

METEORITI




Leviamo al cielo i visi.

Si ode rombo di inattesi tuoni,

di mondi aldilà del pensiero

che porta a notti di lontananze.

Stanno svanendo gli alberi del pane

nella greve selva dei timori.

Dobbiamo aspettarci il vento,

e qualche segno d'inverno fuori tempo.

Avvertiremo,infinito, un dolore,

e dovremo ascoltare un silenzio.

Dunque, ben vengano meteoriti

a seppellire il cuore e il giardino.

A farci per sempre dimenticati.

domenica 22 luglio 2018

I SERPENTI DI CITTA'


Non li avremmo voluti vedere
tra le nostre speranze e delusioni,
risorti come cristi inchiodati al tempo
per ascriversi glorie e miracoli,
per aspergere pseudo acqua santa
su fronti e frontiere dell’arrendevolezza.
Non possiamo avere pensiero di perdono,
perché i serpenti di città non hanno occhi.
Sono striscianti sopra leggi e sogni,
finti integerrimi,falsi legislatori,
in incavi di muri senza raggi di sole
celano la nostra condanna di cittadinanza.
I serpenti di città non hanno parole
per illuderci di certezza futuribile,
per convincerci di luce il cuore.
Non li avremmo voluti al banchetto,
non sopra i prati senza fiori ed amore.

giovedì 12 luglio 2018

MOLTITUDINI PERIFERICHE



I nervi si annodano al cielo
contenitore di vacui lamenti,
di gesti imperfetti
e dei nostri quasi-dolori.
Siamo moltitudini periferiche
dietro illusorie comete,
fuori misure d'amore,
oltre decise manchevolezze,
tra giuramento e nozze d'oro,
dentro i sì ed i no del giorno.
Ed avremmo un sogno di rose
per il corso del tempo di pietra
che presenta il suo calendario.
Ogni luna si svende l'argento
al futuro sotto i cieli di piombo,
per condanna a precetto di resa.
Siamo moltitudini periferiche
fuori misure d'amore.



sabato 30 giugno 2018

TAIGI TAMAYA


  Non fu l'inverno che chiuse i tuoi occhi.
  Oh quanto colorava il tempo il tuo sorriso,
  e nel mio abbraccio non temevi i lupi.
  Non fu il fulmine a fermarti il cuore.
  Ti ho guardata raccogliere i fiori,
  hai atteso nel canto il mio ritorno.
  Oh come è scesa improvvisa la notte,
  e sulle tue labbra muore il mio nome.
  Da lontano si è sentito il tuono
  e le miei mani sono carezza e sangue.
  Dall'orizzonte vennero l'odio e il dolore.

venerdì 22 giugno 2018

EGLI FU MINISTRO






Ho denti per segnarti di dolore il tempo,
per la tua preghiera alla mia assenza,
per i tuoi falsi diritti di pretendente
al paradiso ed a vulve in esposizione.
Ho mano per schiaffeggiarti il cuore,
per inanellare di deliri la tua illusione,
per bruciarti le immagini d’amore
in memoria di ogni Savonarola.
Tu sei in viaggio sulla mia astronave,
e siamo diretti ai tuoi fuochi d’inferno.
Sei diretto alle tue urla di omuncolo,
implume di futuribile intelletto,
ginocchioni per il canto dei coltelli.

sabato 9 giugno 2018

HO VOLUTO


Ci dedichiamo al cielo ed agli alberi,
trasmettendo le voci e il canto
nelle ore e nella nostra stanchezza.
Al cuore ci porta i sogni il vento,
ed alle gote i soli e le nevi
sui passi verso la sera e l’aurora.
Ho voluto dimenticarti pietra.
Ho voluto dimenticarti rumore.
Non avremo paura del silenzio,
carezzando il tempo del torrente
udremo le voci degli incantesimi.
Ho voluto posare il corpo tra i fiori.
Ho voluto ricamare le parole.
Agli occhi ci porta le magie la luna,
ed alle mani i frutti e le acque
sul nostro sonno e negli orizzonti.

mercoledì 23 maggio 2018

IO DESIDERO AVERTI NEL MIO FIUME



Vieni nell’alveo del feroce pensiero
recando nel cuore i verbi incendiari,
immaginando il nemico sfinito
tra le brume e il mare di teschi,
immaginando amazzoni tosate
da affilate idee e improprie parole.
Ti profumerò di gocce d’odio
carezzando un seno ed il tuo sogno,
dicendoti l’origine e la fine
nella distesa di rese all’incertezza,
dicendoti l’odio e l’amore
all’ombra dell’albero della speranza.
Io desidero averti nel mio fiume.

venerdì 13 aprile 2018

IO SONO UN IROCHESE

Ho camminato tra i miei sogni
accompagnato dall’incubo.
Alle prime luci del giorno
indosserò una maschera gialla e nera
e inizierò la ricerca della mia voce.
Sono assiso al centro del cerchio
colorato di silenzi e paure,
e canto al ritmo del mio cuore,
arroventando gocce di sangue.
Ora narro una visione di guerra
al tempo ed ai lupi inesistenti.
Ho valicato le montagne e le lune
sferzandomi la faccia delle paure,
incrudelendo il gesto della mano.
Verso il pensiero ed il futuro
porto una maschera gialla e nera.
Sono al centro del cerchio,
io sono un irochese.



giovedì 5 aprile 2018

IL DOMATORE





Come tra i dolori
ringhia il domatore
alla visione d'aurora,
e batte il tamburo
con la follia ed il pianto.
Sta venendo un demone
a misurargli il cuore.
Sta sognando un mercante
sul tappeto di lune.
Come nelle tempeste
la vertigine nasce
nella culla di un amore,
e si mostra,e ruba il sole.
Come tra le menzogne
urla il domatore
alle visioni dei cani,
e batte il tamburo
con la follia ed il pianto.

venerdì 30 marzo 2018

RABBIE E NAUSEE


Ci sono rabbie nel nostro mattino,
aggrappate a ragnatele
e bestemmie,
assiderate nell'ultimo inverno,
fino a fonderci il nome
e invettive.
Sono viandante nelle tempeste,
irto di sogni spinosi
e sputi,
arso nell'incompresa estate,
fino a schiodare la croce
e comunioni.
Ci sono rabbie e nausee.

sabato 24 marzo 2018

IN THE MORNING OF MARCH


Beyond a time, my infinite instant
he moved with the transhumans,
looking for tenderness and wolf dens.
(For sudden losses)
The instant was recruited
from a destiny by gold diggers.
Crossed indifferent frontiers,
under the dark clouds and sparrow-hawks.
(For almost convinced prayers)
I dreamed of an abandoned dream
and dispersed in the March mornings.

NEI MATTINI DI MARZO


Oltre un tempo,il mio infinito istante
si mosse con i transumanti,
in cerca di tenerezza e lupanari.
(Per improvvise perdizioni)
L'istante fu reclutato
da un destino da cercatori d'oro.
Attraversai frontiere indifferenti,
sotto le nubi oscure e gli sparvieri.
(Per orazioni quasi convinte)
Sognai un sogno abbandonato,
e mi dispersi nei mattini di marzo.



martedì 20 marzo 2018

FORSE


Si fa mondo il dolore,
in volute di silenzi,
in manifeste assenze.
Si fa inverno sul cammino,
e i pugni contro il cielo,
e incertezza di vita.
Forse fiorirà l'aspidistria.





domenica 25 febbraio 2018

SONO HUTAMOK


Signore,io sono Hutamok,
quello che non ha paese.
Da molto attraverso il tempo
lungo sentieri non segnalati,
verso uno sputo ed una spinta.
Sono Hutamok.
Non muovo le labbra in implorazione.
Non intono canti di rabbia
accovacciato nelle mie tracce.
Inseguo l'intenzione di sognare
con dentro il cuore soltanto il nome.
Sono un silenzio che non ha destino.

martedì 20 febbraio 2018

SCENDI!

Io che non credo....inizio a credere che tu
non abbia capacità e divino sentore
 di quanto siano diventati fetidi i ricchi rifiuti
di coloro che "adorano" rifiutare
ai simili per essi non loro simili.
Ho certezza che tu sia "un dio?” impartecipe
all'umanità in dolore,ai vagiti ed alle orazioni. 
Io che non credo....credo che tu
debba scendere dal tuo scranno stellare:
SCENDI!

 
Il mio desiderio maggiore è questo: Io ho un credo mio, che non celebra immaginette e statue; tuttavia ho sempre fiducia che gli uomini e le donne di questa meravigliosa terra abbiano in loro il cuore,non solo quello che emette battiti di vita. Ho fiducia che la nostra capacità di ricordare sappia riportarci sulla via della solidarietà e della condivisione di gesti e parole d'amore.Ho fiducia che in questa Italia malata non si abbia al capezzale dottori pifferai che inducano ad ingoiare effimere medicine. Auguro a tutti di avere sempre tra i doni una immensa confezione di dignità!



venerdì 9 febbraio 2018

LE OCHE DI OBLUDAN


Oh,quante oche sono morte a Obludan!
Non importa,
diversi altri sono i problemi!
Lune si rincorrono sul dolore.
Mari si muovono verso i monti.
Occhi perdono lacrime di assenze.
Non importa,
altri ancora saranno i problemi!
Oh,se un bacio li svanisse!

domenica 4 febbraio 2018

DA UNA FINESTRA

  Li vorrei veder passare
  con le lacrime negli occhi,
  le mani trafitte dalla mia poesia
  vergata con rosso sangue.
  Ho da tempo uccisa l'illusione.
  Sono rannicchiato nell'ira.
  Quando ritornerà la neve
  farò catene di cristalli,
  per unire giorni migliori,
  per legare il pensiero al sole.
  Quando ritroverò la voce
  canterò le notti d'amore,
  nelle città mai visitate,
  per i nomi mai sussurrati.
  Vorrei veder cadere gl'indifferenti
  nei precipizi della notte.


venerdì 12 gennaio 2018

AI LATI DEL SENTIERO



Vengo da un luogo d'amore,
da un tempo di sorrisi e canti.
Ho incontrato albe radiose
e stretto mani con calli e carezze.
Ho sognato i sogni e il futuro,
respirando il sole e l'inverno.
Ora che il vento mi cerca le rughe,
sono seduto sulle foglie e la speranza,
per sentire ai lati del sentiero
la melodia dei battiti del cuore.
Ad occhi chiusi rincorro il cielo
senza nere nubi,senza il tuono.
Vengo dai giorni d'amore.